Fare glamping nel cuore delle Madonie, dove la Sicilia incontra la Scandinavia

A pochi chilometri da Polizzi Generosa, nel palermitano, sorge una delle strutture che coniugano l’autentica esperienza del campeggio con i comfort di un resort e che nell’isola stanno conoscendo una diffusione sempre crescente. Così, armati di curiosità, abbiamo speso qualche giorno tra boschi, tinozze norvegesi e buon cibo nostrano

“Non è un campeggio, non è un hotel, è un’esperienza”. È questo il mantra che, da un po’ di tempo, almeno da quando avevo deciso di provarlo in prima persona, accompagnava la mia curiosità verso il glamping. Da amante dei campeggi, avevo sentito parlare dell’esistenza di strutture glamour in Sicilia già da qualche tempo. Poche settimane fa, spinto dal desiderio di prendere una pausa dalla routine quotidiana e di trascorrere qualche giorno di relax lontano dalla città, scorrendo le pagine delle numerosissime strutture siciliane in montagna presenti nel web, mi sono imbattuto nelle immagini del glamping immerso nel cuore del Parco delle Madonie. Così, colpito da quelle foto che sembravano proiettarti in un luogo fuori dal tempo, ho deciso di prenotare, senza pensarci troppo. E, in effetti, dopo avervi trascorso alcuni giorni, immerso tra tradizioni locali e comfort, tra natura e buon cibo, devo ammettere che quel mantra corrisponde davvero alla verità.

Dopo un lungo viaggio in macchina attraverso le deviazioni della Catania-Palermo e le tortuose strade di montagna, arrivare all’Happy Glamping, struttura situata a pochi chilometri da Polizzi Generosa, è come entrare in un immacolato villaggio di montagna a metà fra la Norvegia e la Mongolia, ma con un carattere profondamente siciliano. Ad accoglierci sono Enzo e Simona, i proprietari, preceduti dai loro gatti. Una giovane coppia originaria di Polizzi Generosa, che ha saputo trasformare l’amore per la natura del proprio territorio in un progetto di ospitalità unico: il glamping, dove l’esperienza del soggiorno in natura si arricchisce delle comodità tipicamente assenti in un campeggio tradizionale. Mentre ci accompagnano verso la nostra sistemazione, mi soffermo a osservare il paesaggio circostante, dove la natura selvaggia del bosco si fonde alla mano umana in un equilibrio perfetto. A dominare la scena sono il legno, presente nel tronco degli alberi e nelle casette, e il silenzio del bosco.

LA MAGIA DI DORMIRE IN UN PAGGHIARU. Nel cuore dei noccioleti e dei querceti che circondano l’area della struttura, lo sguardo viene subito attirato dagli alloggi costruiti da Enzo e dal suocero: colorate casette di legno triangolari, la tenda di origine mongola chiamata Yurta e i tipici pagghiari siciliani, che abbiamo scelto per il nostro soggiorno. Di notte, il pagghiaru viene avvolto dal buio e dal silenzio, solo qualche rumore lontano di animali mi ricorda che sono immerso nella natura incontaminata, lontano dalle strade e dalle luci della città. Dormire in questa costruzione tradizionale in pietra e con il tetto di paglia è stata un’esperienza unica, un tuffo nel mondo contadino ma in perfetto equilibrio tra rusticità e comfort, grazie ai riscaldamenti, al bagno privato e ai comodi letti. 

IL VIAGGIO IN NORVEGIA: LA TINOZZA SCANDINAVA. Dopo una passeggiata nel silenzio del bosco, la temperatura inizia a scendere e decidiamo di provare qualcosa di inedito tra i servizi offerti dal glamping: la tinozza scandinava in legno. Enzo ha già attivato la stufa a legna che la riscalda, così ci immergiamo nell’acqua fumante, circondati dai rami degli alberi, mentre il sole comincia a calare. Un’esperienza davvero inusuale: l’acqua calda ci accoglie in un abbraccio rilassante, in perfetto contrasto con la rigidità dell’aria esterna, un momento di estremo relax a stretto contatto con la natura e i suoi suoni. Un contatto enfatizzato dal legno di cui è composto la tinozza, un’alternativa ecologica alle tradizionali jacuzzi, che riflette una cultura rispettosa dell’ambiente. Mentre resto immerso nell’acqua bollente sorseggiando una bevanda ghiacciata, il contrasto tra caldo e freddo sembra risvegliare tutti i sensi, sciogliere ogni tensione corporea e, contemporaneamente, rilassare la mia mente: proprio ciò che cercavo in questa vacanza.

LA CENA CASERECCIA: UN VIAGGIO NEI SAPORI LOCALI. Dopo il relax nella tinozza e le passeggiate nel bosco, ad aspettarci ogni sera sono i piatti caserecci a base di prodotti locali preparati da Simona. Entrando nella casetta adibita a ristorante, l’odore del cibo appena cucinato aumenta di volta in volta le nostre aspettative. La cena, servita in un’atmosfera intima, sa di casa e ad ogni assaggio emerge la freschezza dei prodotti utilizzati: salumi e formaggi locali che si sciolgono in bocca, scaloppine con crema di carciofi freschissimi e tenerissimo castrato al sugo, accompagnati da patate al forno, vino locale e liquore digestivo fatto in casa. La cucina di Simona non è solo buona, ma è anche un racconto del territorio. Al glamping, la cena non è semplicemente un’occasione per gustare ottimi piatti, ma si rivela un momento di condivisione con gli altri ospiti e i proprietari. Qui, tra un boccone e l’altro, Simona ed Enzo ci parlano della storia del progetto Happy Glamping, nato circa dieci anni fa e divenuto da qualche anno la loro casa, e ci raccontano degli ambiziosi progetti di ampliamento futuri, tra cui la costruzione di una sauna e di uno spazio per corsi di cucina.

Dopo aver esplorato Polizzi Generosa, ci concediamo l’ultima pausa culinaria per assaggiare il tipico dolce consigliatoci dai proprietari del glamping: lo sfoglio polizzano. Ci dirigiamo dal loro fornaio di fiducia, che ci descrive il prodotto: una torta di pastafrolla con un dolce ripieno di tuma, cannella, zucchero, cioccolato e zuccata

UN RISVEGLIO IN NATURA. Al mattino veniamo svegliati dal fischiettare degli uccelli e dalla luce naturale che filtra tra le tende delle finestrelle del nostro pagghiaru. Rigenerati dal tempo passato al glamping, dopo una breve passeggiata tra gli alberi illuminati dal sole, ci dirigiamo a fare colazione. Tra le diverse opzioni disponibili, scegliamo le deliziose torte preparate da Simona, il cui sapore mi riporta alle ciambelle sfornate da mamma nei pomeriggi della mia infanzia. Le accompagniamo con cappuccino e tè, godendoci un dolce risveglio in una giornata soleggiata, che ci prepara a scoprire il borgo antichissimo di Polizzi Generosa.

LA VISITA A POLIZZI GENEROSA. Seguendo il consiglio di Enzo e Simona, decidiamo di concludere la nostra esperienza facendo una breve tappa a Polizzi Generosa. Un paese di origine molto antica (IV-III secolo a. C.), dominato da bizantini, arabi e normanni, e oggi abitato da circa 3.000 anime. Attraversando gli archi dell’antico acquedotto romano alle porte del paese e camminando per le sue viuzze e le piazze si entra in contatto con la storia di questo centro urbano. Tra le numerose chiesette, spicca la Chiesa Madre, risalente all’epoca normanna e più volte rimaneggiata, con il suo caratteristico portico laterale che sembra custodire secoli di storia. Polizzi, secondo alcune fonti chiamata “Generosa” per via dell’accoglienza che il Re Federico II ricevette alla sua visita, si rivela un borgo affascinante e profondamente ospitale, in cui si respira un’atmosfera autenticamente siciliana. Dopo aver esplorato il borgo, ci concediamo l’ultima pausa culinaria per assaggiare il tipico dolce consigliatoci dai proprietari del glamping: lo sfoglio polizzano. Ci dirigiamo dal loro fornaio di fiducia, un polizzano gentile ed estremamente accogliente (proprio come l’appellativo della città suggerisce) che ci descrive il prodotto: una torta di pastafrolla con un dolce ripieno di tuma, cannella, zucchero, cioccolato e zuccata. Davvero deliziosa!

Lo sfoglio si rivela il sigillo perfetto di un’esperienza che ha il sapore della vera Sicilia: storia, natura, sapori tradizionali e accoglienza. Il glamping, costruito artigianalmente dai proprietari, si rivela un luogo dove il tempo sembra rallentare, permettendo di riconnettersi con la natura e godersi una pausa lontana dalla routine quotidiana. Un tipo di esperienza sempre più diffusa nel nostro territorio, dove l’ambiente, spesso sfruttato a fini turistici, acquisisce un ruolo centrale. Un’opzione che ha un costo maggiore rispetto a un campeggio tradizionale, ma che permette di godersi la natura in maniera autentica e senza rinunciare alla comodità.

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Catanese, 22 anni, laureato in Scienze e Lingue per la Comunicazione. Collabora con il Sicilian Post da fine 2023. Si interessa di cultura, politica, arte, attualità e sport.

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