Sicilian Playlist #228: Vittorio Nacci incontra Brando Madonia

Un’amicizia che risale a Sanremo 2011 quella che unisce i due artisti che aprono la selezione di questa settimana. Nacci e Madonia realizzano insieme un 45 giri di cui vi proponiamo entrambi i lati. A seguire troverete Beatrice Campisi con “Elanbeco”, secondo singolo estratto dal suo ultimo album, e Nedo, artista friulano che ha ripreso contato con le sue radici isolane, con “Sostieni”. In tracklist anche i nuovi singoli del cantautore Cordio (“Latte e biscotti”) e del rapper Don Pero (“Air Max 90”). In chiusura c’è “Stu paradisu nì piaci”, brano che vede la collaborazione tra Giampiero Amato e Mario Incudine.

Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Farci un poco schifo / È stato bello” Vittorio Nacci e Brando Madonia

45 giri vecchio stampo, con lato A e lato B, targato Nacci/Madonia, un progetto discografico che vede per la prima volta insieme i due cantautori, il pugliese Vittorio Nacci e il siciliano Brando Madonia, da anni attivi nel panorama indie italiano. Sul Lato A troviamo Farci un poco schifo, mentre il Lato B ospita È stato bello.

Nel primo brano Nacci mette in discussione la canzone stessa: è un dialogo interiore con un sé critico, una riflessione sull’ego e sull’esigenza di liberarsi dalla superficialità. “La frivolezza serve / e pure farci un poco schifo” è la chiusa simbolica di un testo che alterna poesia e crudezza. Nel Lato B, Madonia firma un pezzo malinconico ma pieno di gratitudine, un arrivederci che non perde il senso del cammino fatto. 

Nacci e Madonia si sono conosciuti nel 2011 a Sanremo, durante Area Sanremo, dove si esibirono con le rispettive band iohosemprevoglia e Bidiel. Entrambi vennero selezionati tra i vincitori e poi portati in gara al Festival di Sanremo 2012 nella categoria giovani.

“Elanbeco” Beatrice Campisi

«“Elanbeco” (la parola deriva dall’acronimo dei nomi della mia famiglia) è un ulivo secolare, nato e cresciuto ad Avola, in Sicilia», spiega la cantautrice siciliana Beatrice Campisi. «Ho immaginato questa enorme pianta madre, che assiste alle alterne vicende storiche dell’Italia, dal Risorgimento all’attuale crisi climatica, passando per le guerre mondiali, I fatti di Avola del 2 dicembre del ‘68 e le stragi di mafia. Ho pensato alla natura, costantemente messa a rischio, ma che rimane a guardare, quasi con indifferenza, le alterne sorti umane, poco durevoli, ai suoi occhi. Per scrivere questa canzone mi sono ispirata alla grande tradizione popolare, chiudendo il brano con un’antica filastrocca in siciliano. Già con Luna lunedda (brano contenuto ne Il gusto dell’ingiusto del 2017) e in Cummaredda(Ombre del 2022) avevo cercato di rendere omaggio alla mia terra, riportando alla luce tradizioni e ricordi di un’isola ancestrale e magica, che ha il potere di richiamare a sé chi si allontana, anche se, per citare Rosa Balistreri, “nenti ci duna pi falli turnari”».

«Il video, di Lù Magarò, alterna foto e video d’epoca (per i quali ringrazio il Comune di Avola) a scorci di un presente gioioso, dove sono protagoniste la luce mediterranea, la danza e le figure femminili», continua l’autrice. «Vorremmo veicolare il messaggio che lo scorrere del tempo non scalfisce le radici: “Elanbeco, tu nun ti scantari (non avere paura), dormi e riposa sutta ‘na stidda, Elanbeco si la me famigghia e ora ti cantu sta tarantella”. Visitare i luoghi della memoria, come la stele dedicata ai due braccianti uccisi ad Avola nel dicembre del ’68, e raccogliere le foto, in bianco e nero, delle donne della mia famiglia, è stato un vero e proprio tuffo nel passato: una memoria che torna in senso circolare per accogliere le fragilità e renderci parte di una grande comunità, priva di barriere temporali e al di là dei vincoli di sangue».

Dopo TripoliElanbeco è il secondo singolo estratto da L’ultima lucciola”, il nuovo progetto letterario e discografico prodotto da Alosi, una raccolta di testi, in versi, accompagnati da illustrazioni di Elisabetta Campisi e arricchiti dalla registrazione di un album omonimo, ispirato alle poesie stesse.

“Sostieni” Nedo

Lui è friulano, ma ha deciso di andare alla scoperta delle sue origini siciliane e da un po’ di tempo ha fatto base fra Siracusa, dove riesondono alcuni suoi parenti, e Catania, dove registra al The Cave Studio sotto la supervisione di Daniele Grasso. Sostieni è un inno di chiara matrice funky-blues, con l’inconfondibile marchio di Daniele Grasso, che lo presenta così: «Ha registrato già due singoli e sta lavorando a un disco intero. Ogni tanto sembra Jannacci che però ha conoscenza del songwriting americano, da Dylan a Jack White, e sa tutto del beat e del pop italiano come se avesse sessant’anni, quando ne ha meno della metà. Stiamo lavorando in maniera anacronistica, perché ci prendiamo mesi e mesi, anche un anno, per la maturazione di questi giovani artisti».

“Latte e biscotti” Cordio

Nuovo singolo di (Pierfrancesco) Cordio, autoprodotto e distribuito da Ada. È il racconto dolce e ironico sulla fase iniziale di una relazione, quando non ci si vuole prendere troppo sul serio ma poi si rimane fregati. Il brano è stato scritto insieme a Lorenzo Vizzini, autore di rilievo della musica italiana, da Marco Mengoni a Renato Zero, e che ha curato la produzione artistica di tutto il prossimo album di Cordio di cui Latte e biscotti è l’ultima anticipazione. Una canzone dall’arrangiamento minimale, impreziosita anche stavolta da un quartetto d’archi, marchio di fabbrica delle sue ultime uscite.

«Quanto intorno a te gli amici si sposano e fanno figli rifugiarti in un rapporto leggero e indefinito sembra la scelta migliore, finché non ti accorgi che ci sei cascato di nuovo», racconta il cantautore catanese. «Latte e biscotti racconta la leggerezza di una storia all’inizio, prima che sia troppo tardi, o forse no».

“Air Max 90” Don Pero feat. Kuremino

Giampier Francesco Lateano, in arte Don Pero, rapper classe 2000 cresciuto a Siracusa, dopo il successo di G II, torna con un nuovo singolo che segna un’evoluzione nel suo stile musicale. Un pezzo che affonda le radici nel rap, ma con un’impronta distintiva che si distacca dal passato. La traccia vede la partecipazione di Kuremino, in cui Don Pero ha visto un artista di grande originalità e freschezza.

I due giovani rapper danno vita a un brano dall’atmosfera street, un racconto per immagini nitide, autobiografiche, che profuma del cemento calpestato proprio con le iconiche scarpe che danno il titolo al singolo. Le scarpe, simbolo di una cultura urban radicata, non sono solo un accessorio, ma diventano il punto di riferimento di un’intera generazione che vive e respira il rap come parte integrante del proprio quotidiano.

“Stu paradisu nì piaci” Giampiero Amato e Mario Incudine

Un inno d’amore e libertà dedicato alla Sicilia. Il cantautore e polistrumentista siciliano Giampiero Amato pubblica un nuovo brano, frutto della collaborazione con il poliedrico artista siciliano Mario Incudine. Stu paradisu nì piaci è una dichiarazione d’amore per la Sicilia, terra di bellezza senza tempo e di libertà, valori che emergono con forza attraverso le sonorità avvolgenti e le melodie evocative del brano. La fusione tra le voci e gli strumenti tradizionali crea un’atmosfera unica, capace di trasportare l’ascoltatore tra le suggestioni e i colori dell’isola.

Giampiero Amato, noto per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione musicale, ha scelto di collaborare con Mario Incudine, artista poliedrico attualmente impegnato in un tour teatrale nazionale, per offrire un brano che esprime tutta la passione e l’autenticità della musica siciliana. «Con questo brano vogliamo raccontare la Sicilia che amiamo, quella che incanta, che emoziona e che ci rende liberi, intendendola come un vero e proprio paradiso. È una dedica alla nostra terra e a chi la vive con il cuore aperto», ha dichiarato Giampiero Amato. 

Ascolta la playlist su Spotify

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